Ho sempre cercato di mettermi nei panni degli altri, sia per cercare di capire cosa gli passi per la testa, sia per chiedermi ogni volta cosa avrei fatto io al loro posto in una determinata situazione. In questa mia continua ricerca mi sono più volte spinto ad immaginare il punto di vista di altri esseri animali intenti come noi a trovare la loro strada per la sopravvivenza su questo Pianeta. Differenti ipotesi dello stesso afflato di vita.

Nel corso degli anni anni ho dedicato a questa tematica diversi racconti, come ad esempio “Saluti da Sedna” (Catene, Edda Edizioni, 2015) o “Piazza pulita” (Chamaeleo, Edda Edizioni 2020).

Il manifesto di questa mia ricerca è forse rappresentato “Il bruco” (Catene, Edda Edizioni, 2015) dove il punto di vista è quello di un entomologo che armato della sua curiosità e della sua pipa se ne sta seduto in un bosco ad osservare la vita intorno a lui. Un racconto decisamente autobiografico, vista la mia passione per gli insetti e la natura in genere, ma che ha in sé un messaggio preciso: smettiamo di guardarci l’ombelico e apriamoci al Mondo.