FRAMMENTI #5

VIAGGIO DI UNA NOTTE

Intrappolato nello stomaco di una notte che sembra eterna

consumato a poco a poco dalla banalità di un “Com’è?”

I capelli gonfi di vento, gli occhi impregnati di pianto

seguo con meccanica disattenzione la carovana dei trattini bianchi che mi

separano da casa

Una luna che ora gialla rassomiglia ad un doblone

mi insegna quanto alto sia il prezzo da pagare

ogni giorno, ogni sera, per una compagnia qualsiasi

per abbattere, almeno per un momento, la paura della solitudine

Certo occorre essere bravi, bisogna esserci tagliati

Non come me: né attore né giullare

Quando la cartapesta prende fuoco la maschera svanisce

torna il solito triste e ciondolante spirito

Difficile cavarsela dal non saper scegliere ad un bivio

continuare a nuotare in una materia troppo densa per spostarsi

Continuare a regalarsi diari di viaggi remoti

per la paura di intraprenderne uno noi medesimi

Siamo come le onde in un mare

che sospinte dal vento raggiungono lidi lontani:

Inutile opporsi alla corrente del destino,

meglio assecondarla, ma con lo sguardo dritto in avanti, godendoci il

viaggio