VIAGGIO DI UNA NOTTE
Intrappolato nello stomaco di una notte che sembra eterna
consumato a poco a poco dalla banalità di un “Com’è?”
I capelli gonfi di vento, gli occhi impregnati di pianto
seguo con meccanica disattenzione la carovana dei trattini bianchi che mi
separano da casa
Una luna che ora gialla rassomiglia ad un doblone
mi insegna quanto alto sia il prezzo da pagare
ogni giorno, ogni sera, per una compagnia qualsiasi
per abbattere, almeno per un momento, la paura della solitudine
Certo occorre essere bravi, bisogna esserci tagliati
Non come me: né attore né giullare
Quando la cartapesta prende fuoco la maschera svanisce
torna il solito triste e ciondolante spirito
Difficile cavarsela dal non saper scegliere ad un bivio
continuare a nuotare in una materia troppo densa per spostarsi
Continuare a regalarsi diari di viaggi remoti
per la paura di intraprenderne uno noi medesimi
Siamo come le onde in un mare
che sospinte dal vento raggiungono lidi lontani:
Inutile opporsi alla corrente del destino,
meglio assecondarla, ma con lo sguardo dritto in avanti, godendoci il
viaggio