FRAMMENTI #26

Sdraiato sulla spiaggia osservo i venditori ambulanti e le loro mercanzie.

Una vita difficile, strana, frustrante la loro. Immagino. Parafrasando un poeta lombardo: “una vita tirata come un nastro di scotch”. Eppure, nonostante i turisti sempre più intransigenti nei confronti di chi disturba il loro meritato riposo, nonostante gli sguardi stupiti di bianchi increduli di fronte a tanta biodiversità, nonostante il sole e la sabbia bollente come tizzoni ardenti, nonostante tutto questo i venditori ambulanti sorridono.

Queste genti che si muovono immerse in un mare mobile di bagnanti in panciolle fanno molto di più che sorridere: custodiscono una speranza. La speranza della vita, di sopravvivere nonostante tutto, di riuscire a barcamenarsi in un mondo così distante dal loro restando comunque a due passi dalla legalità, dal vivere senza dover oltrepassare quella sottile linea oltre la quale la nostra morale viene distrutta, fatta  a pezzi. Genti strane, diverse, splendide nella loro miseria.

Persone strane, come Moustafà che affida la sua fortuna alla vendita di ombrelli nella giornata più calda del mese di agosto. A quelli come lui va tutto il mio rispetto e la mia simpatia. Buona fortuna ragazzi.